Il conto deposito di Poste italiane: tutto quello che devi sapere

Il risparmio resta un obiettivo primario per molti italiani. Tante le possibilità per proteggere i propri capitali e sentirsi tutelati. Poste Italiane, gruppo da sempre sinonimo di stabilità ed affidabilità, propone diversi strumenti di conto deposito che consentono al consumatore di accantonare facilmente i propri risparmi, a cui vanno aggiunti i tassi di interesse. Ecco allora una recensione del conto deposito di Poste Italiane, per analizzare nel dettaglio quali sono le tipologie esistenti, come funzionano e come si possono aprire.

Le diverse tipologie di conto deposito di Poste Italiane

Ad oggi Poste Italiane non propone un vero e conto deposito, ma soluzioni alternative di risparmio. Tra queste due le principali: i libretti di risparmio e i buoni fruttiferi postali. Entrambe le soluzioni sono attivabili in modo semplice e gratuito; non presentano infatti costi di emissione o di gestione e offrono un tasso di rendimento che va dallo 0,01% fino allo 0,40% in un caso e fino al 3% nell’altro. Ma vediamo da vicino entrambe le opzioni.

I libretti di risparmio di Poste Italiane

Garantiti dallo Stato italiano e con una storia che dura oltre 140 anni, i libretti postali rappresentano da sempre un ottimo strumento di risparmio. Essi non sono altro che un salvadanaio virtuale che consente di accantonare risparmi senza lasciarli inattivi sul proprio conto corrente. Gestibili attraverso un codice Iban, sui libretti è possibile versare o prelevare comodamente da tutti gli uffici postali del territorio italiano. È possibile inoltre svolgere una serie di azioni direttamente sul proprio libretto di risparmio, tra cui l’accredito di stipendio o pensione, il deposito di contanti direttamente al banco o attraverso gli sportelli Postamat.

Altro aspetto che li rende estremamente appetibili è rappresentato dai costi estremamente contenuti: non ci sono commissioni di apertura, di gestione o di chiusura. L’unico costo collegato è rappresentato dall’imposta di bollo, per un importo quantificato annualmente in 34,20 € per le persone fisiche e in 100 € per le persone giuridiche. Inoltre, se la giacenza media annuale sul libretto è inferiore ai 5 mila euro l’imposta di bollo non è dovuta.

La capitalizzazione degli interessi avviene a fine anno. Ricordiamo infine la ritenuta del 26% sugli interessi (lo 0,01%) prevista dalla legge. È possibile però aumentare la percentuale di interessi, spingendola fino allo 0,04% lordo per un periodo massimo di 180 giorni, attivando l‘offerta Supersmart.

Tipologie di libretto postale

Esistono diverse tipologie di libretto di risparmio:

  • Libretto ordinario: si tratta del libretto di risparmio postale standard emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti e può essere nella forma cartacea o dematerializzata. Il rendimento previsto è pari allo 0,1% e ad esso può essere collegato una Carta libretto gratuita.
  • Libretto Smart: anch’esso disponibile nella forma cartacea o dematerializzata per chi preferisce la gestione online, il Libretto Smart è una delle opzioni più richieste del 2019.
  • Libretto per minori: rivolto a bambini e ragazzi da 0 a 18 anni di età, il libretto per minori rappresenta un’ottima soluzione per pensare al futuro dei propri figli o nipoti. Anche in questo caso nessun costo legato all’apertura, alla gestione o alla chiusura del conto e un rendimento dello 0,01% lordo annui in base alle giacenze medie. Esistono diverse tipologie di libretto per minore, nelle formule Io Cresco (da 0 ai 12 anni), Io Conosco (dai 12 ai 14 anni) e Io Capisco (dai 14 ai 18 anni).

I buoni fruttiferi postali

Un’altra valida opzione per gestire i propri risparmi con Poste Italiane è rappresentata dai buoni fruttiferi, titoli obbligazionari emessi da Cassa Depositi e Prestiti e anch’esso garantito dallo Stato italiano. La ritenuta in questo caso è ridotta al 12,50% contro il 26% della soluzione sopra analizzata. Nessun costo di emissione, di gestione o di riscatto, i buoni fruttiferi sono una valida soluzione per chi non vuole correre rischi e desidera un rendimento fisso e sicuro.

Tipologie di buoni fruttiferi postali

Anche in questo caso sono disponibili diverse tipologie di buoni fruttiferi postali:

  • Buoni 3×2: hanno una prospettiva di breve e medio periodo per un massimo di 6 anni. Con un rendimento lordo annuo pari all’1,25% e una possibilità di riscatto dopo i primi 3 anni, i buoni 3×2 sono soluzioni flessibili e molto apprezzate.
  • Buoni 3×4: hanno una prospettiva di lungo periodo per un massimo di 12 anni. Il rendimento in questo caso sale fino al 2,25% lordo annuo e la possibilità di riscatto può avvenire dopo 3,6 o 9 anni, con un guadagno variabile e crescente.
  • Buoni ordinari: il rendimento complessivo è del 2,25% con un termine di durata di 20 anni e la possibilità di maturare interessi già dopo il primo anno dall’apertura. Il tasso di interesse aumenta con il passare del tempo, per cui più si mantiene l’investimento e più alte saranno le percentuali di guadagno.
  • Buoni indicizzati all’inflazione italiana: in questo caso il rendimento fisso si attesta sullo 0,10% per un arco temporale di 10 anni.

È una formula che protegge i risparmi, mettendoli al riparo dall’inflazione.

  • Buoni fruttiferi per minori: prevedono un rendimento del 3% lordo annuo e gli interessi si possono versare quando il ragazzo raggiunge la maggiore età.
  • Buoni fruttiferi a 4 anni risparmiofacile: rappresentano una valida alternativa alle soluzioni fin qui descritte con un rendimento fino allo 0,60% e una durata massima di 4 anni. Il tasso di interesse può essere versato solo alla scadenza naturale ed è prevista l’agevolazione fiscale con la ritenuta sugli interessi al 12,50%. In questo caso è previsto il versamento di quote periodiche progressive, a partire da una cifra di almeno 50 euro al mese.